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L’insufficienza venosa riguarda una disfunzione delle valvole a nido di rondine che si trovano nelle vene, la cui funzione è quella di facilitare il ritorno del sangue al cuore ed impedire che esso ricada verso il basso a causa della forza di gravità.
Le valvole venose diventano inefficienti quando si allargano o si sformano ed in tal modo tutta la circolazione venosa viene in qualche modo alterata. I primi segnali di una cattiva circolazione si manifestano con senso di pesantezza agli arti inferiori, dolore che peggiora se si sta troppo in posizione eretta, formicolii, bruciori, crampi, prurito e gonfiore soprattutto presente alla sera.
Nel caso di un’insufficienza venosa lieve si utilizzano farmaci, integratori e cosmetici cosiddetti flebotonici, che agiscono sui sintomi e svolgono un’azione blandamente preventiva nei confronti di maggiori complicanze. Questi prodotti mirano a migliorare l’elasticità delle pareti dei vasi e sono di solito dei prodotti fitoterapici, a base cioè di prodotti naturali. Quelli più usati sono a base di antocianosidi contenuti nel Rusco, nel Ginkgo Biloba, nella Vitis vinifera, nell’Ippocastano, nell’Hamamelis e nella Centella asiatica e spesso si trovano in commercio delle preparazioni che contengono gli estratti di tutte queste piante insieme.
Per casi di insufficienza venosa di entità media-grave si ricorre, a farmaci flebotonici quali la diosmina o l’oxerutina.
Altri accorgimenti e consigli utili sono di utilizzare scarpe comode, con un tacco medio, indossare calze elastiche nel periodo di maggior caldo e non rimanere troppo a lungo in piedi in casa o durante il lavoro.
Di notte, è consigliabile che i piedi siano più alti rispetto al resto del corpo per favorire il deflusso del sangue dagli arti inferiori al cuore.
D'estate, l'ideale è camminare con le gambe immerse nell'acqua marina fino al ginocchio e quando ci si espone al sole, rinfrescarle continuamente.
Dott. Marco Barone