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Il primo passo è quello di chiedere aiuto a personale qualificato (medico, farmacista, nutrizionista) che saprà diagnosticare il tipo di cellulite e consigliare i trattamenti da seguire controllando nel tempo l’evolvere della malattia. Il secondo passo è quello di sottoporsi ad un’analisi impedenziometrica per valutare la quantità di acqua in eccesso rispetto alla quantità di massa magra e massa grassa.
Il primo dei rimedi è quello di bere molto, circa 1,5 – 2,0 litri di acqua al giorno per drenare e depurare l’organismo. La fitoterapia con i suoi particolari principi attivi diuretici e drenanti può essere un buon alleato per aiutare ad eliminare i liquidi in eccesso depurando l’organismo dalle tossine. In questa categoria rientrano tutti quei prodotti naturali per combattere la cellulite, quali tisane, creme, fanghi e gel.
Fra le piante maggiormente attive abbiamo l’Ananas Comosus dal quale sono ricavati vari enzimi proteolitici e sulfidrilici in associazione a perossidasi, fosfatasi acide e inibitori di proteasi. Tra questi enzimi troviamo la nota bromelina che, oltre ad idrolizzare le proteine, presenta azione antinfiammatoria, utile contro gli inestetismi della cellulite. Dal succo di melone (Cucumis Melo), invece, si estrae la SOD (super ossido dismutasi) utilizzata come anti-fibrotico per prevenire la fibrosi della cellulite. In ultimo anche il pino marittimo (Pinus pinaster) possiede un’ottima attività antiossidante.
Fra i prodotti più comunemente utilizzati vi sono le creme ad azione locale a base di caffeina. La caffeina è utilizzata localmente come coadiuvante per il trattamento della cellulite per le sue proprietà lipolitiche e termogeniche.
Tuttavia quando questi rimedi naturali non bastano è possibile sottoporsi a trattamenti estetici più o meno invasivi quali possono essere la radiofrequenza, la cavitazione estetica o la criolipolisi. Più invasivo invece è sottoporsi alla liposuzione che è un vero e proprio trattamento di tipo chirurgico.
Dott. Marco Barone